Predizione della preeclampsia
Misurazione dell’indice di pulsatilità dell’arteria uterina (UTPI)
L’UTPI può essere misurato sia per via transaddominale che transvaginale.
Per l’ecografia transaddominale nel primo trimestre, si dovrebbe ottenere una scansione sagittale dell’utero ed identificare il canale cervicale e l’ostio uterino interno. La sonda dovrebbe essere lievemente inclinata da un lato e dell’altro del canale e il color Doppler dovrebbe essere utilizzato per identificare ciascuna arteria uterina accanto alla cervice e all’utero al livello dell’orifizio uterino interno.
- Nel secondo e terzo trimestre, il color Doppler dovrebbe essere utilizzato per identificare ciascuna arteria uterina all’incrocio con l’arteria iliaca esterna.
Per l’ecografia transvaginale, la donna dovrebbe avere la vescica vuota e assumere la posizione litotomica. La sonda dovrebbe poi essere inserita in vagina e posizionata nel fornice laterale destro e sinistro. Le arterie uterine sono identificate utilizzando il color Doppler a livello dell’ orifizio uterino interno.
Dopo aver identificato l’arteria uterina, viene utilizzato il Doppler pulsato con un volume campione (gate) settato a 2 mm per coprire l’intero vaso. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata nell’assicurarsi che l’angolo d’insonazione sia meno di 30°. È importante che la velocità di picco sistolico sia maggiore di 60 cm/sec per assicurarsi che si stia esaminando l’arteria uterina e non l’arteria arcuata.
Una volta ottenute tre onde simili consecutive si dovrebbe misurare il PI e calcolare la media del PI dell’arteria di destra e di sinistra.
Indice di pulsatilià = (velocità di picco sistolico – velocità minima diastolica) / velocità media

Profilo flussimetrico Doppler delle arterie uterine. L’immagine a sinistra mostra un’onda con abbondante flusso telediastolico (freccia bianca). L’immagine a destra mostra un’onda con alta resistenza al flusso con notch protodiastolico (freccia gialla) e ridotto flusso telediastolico (freccia bianca).